mercoledì 26 febbraio 2014

LABIRINTI RICICLOSI

Ma quanto ci divertiamo a giocare con questi labirinti!!?? Davvero tanto...sopratutto perchè...li abbiamo realizzati con le nostre mani!
Eccoli qui (questi sono solo alcuni):



giovedì 20 febbraio 2014

GIOCHIAMO CON...I CUORI

Oggi vi presento un'attività davvero interessante e divertente che ho proposto ai miei folletti in occasione di San Valentino (sono un pò in ritardo con questo post, lo so, ma il tempo è quello che è).
Abbiamo preparato tanti cuori di colori diversi (i folletti mi hanno aiutaa ritagliarli), ogni tavolo aveva a disposizione diversi cuori, i folletti dovevavo scegliere il colore che più gli piaceva e...da qui...via libera alla fantasia!!!
Il gioco consisteva nel trasformare i cuori...vi mostro subito alcuni capolavori...




giovedì 6 febbraio 2014

LA GIBIANA

Eccomi con un'altra tradizione: la Gibiana. E' una festa popolare che si festeggia  l'ultimo giovedì del mese di gennaio.
Chi è la Gibiana? E' una vecchia strega, vestita di stracci e l'ultimo giovedì di gennaio si brucia con un grande falò insieme ai rami e  alle sterpaglie.
La tradizione vuole che si bruci questo falò per scacciare l'inverno con le sue gelate, i malanni e  prepararsi così all'arrivo della primavera con i suoi nuovi fiori e frutti e con il bel tempo!
Anche noi a scuola abbiamo realizzato la nostra Gibiana e l'abbiamo bruciata...eccola!



Ed ora eccola che brucia...


I TRE GIORNI DELLA MERLA

Sono stata un pò latitante in questo ultimo periodo ma ora...eccomi qui con un pò di post da pubblicare!!!
Iniziamo da: I TRE GIORNI DELLA MERLA!
Ebbene sì qui in Brianza si chiamano così gli ultimi tre giorni del mese di Gennaio e per chi non conosce la leggenda eccola qui:



Tanto, tanto tempo fa a Milano ci fu un inverno molto rigido.
La neve scendeva dal cielo e copriva tutta la città, le strade, i giardini.
Sotto la grondaia di un palazzo c’era il nido di una famigliola di merli, che a quel tempo avevano le piume bianche come la neve. C’era la mamma merla, il papà merlo e tre piccoli uccellini, nati dopo l’estate.
La famigliola soffriva il freddo e stentava a trovare qualche briciola di pane per sfamarsi, perché le poche briciole che cadevano in terra dalle tavole degli uomini venivano subito ricoperte dalla neve che scendeva dal cielo.
Dopo qualche giorno il papà merlo prese una decisione e disse alla moglie: “Qui non si trova nulla da mangiare, se continua così moriremo tutti di fame e di freddo. Ho un’idea, ti aiuterò a spostare il nido sul tetto del palazzo, a fianco a quel camino, così mentre aspettate il mio ritorno non avrete freddo. Io parto e vado a cercare il cibo dove la neve non è ancora arrivata”.
E così fu fatto: il nido fu messo vicino al camino e il papà partì. La mamma e i piccoli uccellini stavano tutto il giorno nel nido, scaldandosi tra loro e anche grazie al fumo che usciva tutto il giorno dal camino.
Dopo tre giorni il papà tornò a casa e quasi non riuscì più a riconoscere la sua famiglia! Il fumo nero che usciva dal camino aveva colorato di nero tutte le piume degli uccellini!
Per fortuna da quel giorno l’inverno divenne meno rigido e i merli riuscirono a trovare cibo sufficiente per arrivare alla primavera.
Da quel giorno però tutti i merli nascono con le piume nere e, per ricordare la famigliola di merli bianchi divenuti neri, gli ultimi tre giorni del mese di gennaio sono detti “I tre giorni della merla”.